"Il Coni è convinto che non si tratti
solo di dettare nuove regole e di riuscire a farle rispettare,
pur a fronte delle recenti divergenze sulla riforma della
riorganizzazione del calcio. Si tratta anche di mantenere la
credibilità verso l'esterno e di creare un clima sereno, in
sostanza essere un buon esempio. Per usare una parola c'è
bisogno di etica". Lo ha detto Carlo Mornati, segretario
generale del Coni, rispondendo in commissione cultura e sport in
Senato sul tema della riforma del calcio italiano. "Il Coni è
poi disponibile a ogni forma di confronto e collaborazione che
possa essere utile - ha sottolineato ancora Mornati - Ed è al
fianco della federazione non solo per un suo ruolo naturale di
confederazione delle federazioni, ma anche per la rilevanza che
il calcio riveste per il finanziamento dello sport italiano". Il
segretario generale ha poi concluso: "Il Coni, nel doveroso
rispetto del Parlamento, auspica e ritiene che qualsiasi
modifica di assetto statutario e organizzativo calcistico debba
arrivare dalla stessa organizzazione del calcio, piuttosto che
da un intervento legislativo che, seppur apprezzabile nella
sostanza, rappresenterebbe una vinificazione del principio di
autonomia".
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