Daniele Orsato ha ufficializzato il
proprio ritiro dopo i prossimi Europei. "Si chiude un'esperienza
bellissima e ne sono orgoglioso, sia per me che per la mia
famiglia", ha detto il fischietto italiano.
"Per me è sempre un'emozione e un orgoglio rappresentare gli
arbitri italiani, è un'enorme responsabilità. Siamo più una
famiglia che una squadra, perciò è stato davvero emozionante -
ha raccontato a Sky il 48enne arbitro della sezione di Schio -
Voglio ringraziare tutti i tecnici che in questi anni hanno
accompagnato la mia crescita, da Claudio Pieri a Maurizio Mattei
fino a Stefano Farina oltre a Collina, Rosetti, Braschi, Rizzoli
e Rocchi. L'esperienza più formativa per me è stata quella da
addizionale agli Europei del 2016 con Rizzoli, lì ho capito le
cose e i dettagli che servono per stare in campo nelle partite
importanti e venire accettati. Fu un'esperienza incredibile".
"Ora credo che spaccherò il fischietto con la solita grinta
che mi ha contraddistinto sempre. Ce la metterò tutta, sono
davvero orgoglioso di quello che ho fatto e darò il massimo fino
alla fine - ha concluso - Non mi sono mai dato obiettivi a lunga
scadenza, penso sempre e solo all'ultima partita. Quando con la
mia squadra siamo negli spogliatoi, non sappiamo mai se abbiamo
appena arbitrato l'ultima partita della competizione o se ce ne
spetterà un'altra. Pensiamo step by step per fare il meglio".
Il ruolo di designatore nel futuro? "No, c'è solo la mia
famiglia, mia moglie e i miei figli. Non vedo nient'altro oltre
loro".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA