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Spalletti: 'I rigori? fossi un arbitro, lascerei correre molto'

Spalletti: 'I rigori? fossi un arbitro, lascerei correre molto'

Polemiche dopo match di ieri, vorrei vedere continuità nel gioco

FIRENZE, 07 ottobre 2024, 18:00

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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''Sarei curioso di fare l'arbitro perché lascerei correre molto''.

Luciano Spalletti ha commentato così la polemica innescata da diversi allenatori sui troppi rigori (32 in 70 partite) e diversi 'rigorini' concessi in queste prime sette giornate di campionato: gli ultimi a protestare sono stati ieri sera il milanista Fonseca e il viola Palladino al termine di una partita contrassegnata da ben tre penalty alla quale ha assistito anche lo stesso commissario tecnico azzurro.

Veementi anche le proteste del ds romanista Ghisolfi al termine della sfida con il Monza.

"Ieri ho visto Fiorentina-Milan con Rocchi che fa bene il suo lavoro, per tutto il tempo lui è stato impegnato a fare valutazioni - ha spiegato riferendosi al designatore arbitrale - A me resta difficile entrare dentro il lavoro di altri: ci sono delle gestioni che a seconda di come le usi ti crei dei vantaggi o delle difficoltà. Per adesso si stanno creando più difficoltà e quindi bisogna stare attenti altrimenti non hai margini. Dal mio punto di vista quando guardo una partita vorrei vedere dare continuità nel gioco, accettare anche qualche contrasto o contatto come si usa dire''. 

''I troppi infortuni causati dal fatto che si gioca troppo? Per me non è così, bisogna essere attrezzati per giocare molto. E quando non arrivano i risultati non si deve dire che è colpa delle riserve. Se continuiamo a ragionare così si finisce per restare attaccati a degli alibi''. Lo ha detto Luciano Spalletti parlando a Coverciano dove la Nazionale si è radunata per gli impegni di Nations League contro Belgio e Israele. "Bisogna tener conto anche degli avversari, però si può giocare spesso e continuare a fare un calcio di alto livello", ha aggiunto il ct azzurro precisando poi che ''ci sono squadre che non hanno 25 giocatori come altre ma quelle che li hanno, come Inter, Milan o Juventus, hanno la possibilità di giocare tanto proprio perché hanno una rosa ampia''.

"La convocazione di Daniel Maldini? A noi un po' manca questo tipo di calciatore che che ha una giocata incantevole". Così Luciano Spalletti parlando dell'attaccante del Monza, nipote e figlio d'arte, chiamato per la prima volta in Nazionale per i prossimi due impegni di Nations League contro Belgio e Israele. "Daniel ha fisico, corsa, qualità, regge botta nei contrasti, sa mettere il naso davanti poi diventa difficile riprenderlo - ha continuato il ct azzurro dal ritiro di Coverciano - Ogni tanto però si assenta quindi vediamo che effetto gli fa stare qui in questa settimana, se lo stimolerà ad essere più continuo e a fargli creare giocate d'arte. Ci parlerò volentieri perché ha possibilità importanti". Parole d'elogio anche per il romanista Niccolò Pisilli: "Vedendolo giocare mi è parso proprio un bel centrocampista, sa fare un po' tutto, De Rossi mi diceva quando lo allenava, nelle partitelle faceva sempre gol. Ha energia e penso che meriti di stare qui con noi".


   

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