"Del Piero candidato Figc? E' una figura che non si discute per la qualità della persona, ha dimostrato di averne anche fuori dal campo. Poi il meccanismo elettivo ha regole che non possono essere modificate e turbate, quindi mi limito al giudizio della persona. Poi è giusto che il sistema federale trovi la risposta per i prossimi 4 anni che passa attraverso l'identificazione di una persona e che si concretizzi in un programma da realizzare".
Lo ha detto il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, a margine di Sport Industry Talk.
"I quattro anni che si stanno chiudendo hanno visto tanta tensione, una personalizzazione del confronto che è diventato scontro - ha aggiunto -. La federazione deve dialogare con la Serie A e tutte le componenti, mi auguro si apra una nuova fase di collaborazione".
Sulla speranza di Gravina che le elezioni federali possano avere un candidato unico ha infine concluso: "Oggi bisogna interrogarsi sul perché si sia rotto un consenso così ampio e non si siano raggiunti alcuni obiettivi annunciati. Per cambiare qualcosa c'è stato bisogno di un emendamento parlamentare, ma per nobilitare l'autonomia sportiva bisogna fare perché se arrivano interventi esterni è perché ci è resi conto dell'incapacità di affrontare i problemi dall'interno".
Abodi, "La legge Melandri su diritti tv verrà riscritta"
La legge Melandri verrà riscritta perché sono passati troppi anni e il contesto generale è cambiato, il calcio italiano può fare un salto di qualità e può scoprire il suo valore nel mondo che oggi è molto sacrificato". Lo ha detto il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, durante lo "Sport Industry Talk" di RCS a Roma. Parlando alla Serie A ha aggiunto: "Dopo il 'no' della Lega ai fondi non è stato fatto nulla. Ora bisogna saper correre, la Serie A l'ho invitata a essere coraggiosa e ad assumere una dimensione industriale. Bisogna avere intraprendenza ed essere locomotiva, non vagone, bisogna essere avanguardia e non retroguardia". A chi gli chiede se con la commissione indipendente per i club professionistici ci sia stata un'ingerenza politica nello sport ha replicato: "Qui siamo in una dimensione intrigante, se non te ne occupi ti dicono perché non lo fai, se te ne occupi allora sei troppo intraprendente. Bisogna trovare una via di mezzo. Sento il dovere di non sprecare il tempo. Tutto quello che ho fatto è stato per il bene dello sport e non per un intento di invadenza. E anche la commissione indipendente va in questa direzione".
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