Dalle parole ai fatti. La Lazio, attraverso il presidente Claudio Lotito, ha presentato lo studio di pre-fattibilità sullo stadio Flaminio.
Accompagnato dall'avvocato Gian Michele Gentile e dall'architetto Pier Luigi Nervi - nipote di colui che diede vita al Flaminio -, il numero uno laziale si è recato in Campidoglio per illustrare al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e agli assessori coinvolti le idee riguardo il futuro dell'impianto romano evidenziando "la volontà di riqualificare lo stadio Flaminio salvaguardando quello che è il valore architettonico ma soprattutto il comparto nel quale risiede l'impianto'.
'Non stiamo facendo solo lo stadio della Lazio, ma della città di Roma che verrà utilizzato dalla Lazio riqualificando in termini di viabilità, acustica, verde e iniziative per le persone che vivono nel quadrante", le sue parole.
Un'opera da circa 400 milioni di euro per un impianto da circa 50.000 posti per il quale il tempo di realizzazione è di almeno tre anni. E che prevede diverse novità. Come la chiusura, durante le partite, delle zone ZTL, con un servizio di navette che porterà i tifosi direttamente nello stadio. La zona, inoltre, sarà pedonale e potrà essere raggiunta solo dai motorini e attraverso le ciclabili.
Come sottolineato ancora da Lotito, poi, l'impianto dovrà "diventare un punto di aggregazione quotidiana per tutte le persone. Adesso c'è un iter burocratico da rispettare, si andrà avanti per step, presenteremo l'istanza ufficiale". Soddisfazione espressa anche dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha chiarito come quello della Lazio sia un "bel progetto. Dovrà essere esaminato nel dettaglio ma siamo contenti che sia stato preannunciato che verrà formalmente avviata la proposta innescando quindi la procedura amministrativa".
E' iniziato, quindi, il percorso per arrivare alla nascita della nuova casa della Lazio. La prossima mossa spetterà agli uffici del Dipartimento Sport di Roma Capitale, chiamati a valutare la solidità dei documenti. Un aspetto sottolineato anche dall'assessore allo sport, Alessandro Onorato, che ammette come un'idea chiara sulla realizzazione del progetto si potrà avere "solo dopo la conferenza dei servizi. Tutti gli organi competenti daranno un parere e se la conferenza dei servizi si chiuderà positivamente, la Giunta verrà chiamata ad esprimersi", le sue parole. Ottenuta l'approvazione anche in Giunta, necessaria per ottenere la delibera e l'approvazione nell'assemblea per interesse pubblico, Lotito riceverà indietro il progetto con le eventuali prescrizioni, fondamentali per dare vita al progetto esecutivo. È con questo che inizierà ufficialmente una nuova conferenza dei servizi decisoria. Senza intoppi, quindi, ci sarà l'avviso pubblico di bando per l'affidamento della concessione in uso e gestione del complesso sportivo, ultimo step prima dell'inizio dei lavori veri e propri per la realizzazione della nuova casa biancoceleste.
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