Si chiude l'era di Mauro Balata, si apre quella di Paolo Bedin.
La Lega Serie B cambia presidente dopo sette anni: l'assemblea elettiva andata in scena a Milano ha nominato come nuovo numero uno della lega cadetta l'ex direttore generale della Lega Pro (nonché del Vicenza e per anni della stessa Lega B, fin dalla presidenza Abodi).
Decisiva la terza votazione, dopo le fumate grigie delle prime due e il conseguente ritiro della candidatura da parte del presidente uscente Balata: nella terza così Bedin ha avuto la meglio sull'ultimo avversario, il manager Vittorio Veltroni, per 15 voti a 5.
"Il clima è stato molto positivo, è stata una campagna elettorale con una dialettica importante. Uno degli elementi da evidenziare è il clima rispettoso, sereno, che si è respirato. Ringrazio il presidente Balata e Vittorio Veltroni, ringrazio Balata in particolare per il gesto fatto dopo la seconda votazione e le società che hanno dimostrato una maturità che fa ben sperare per il futuro", le prime parole di Bedin da presidente in conferenza stampa.
"Io sono dell'idea che una lega forte, strutturata, con competenze, possa essere da traino allo sviluppo della categoria - ha aggiunto -. Priorità? Ci sono aspetti economico-finanziari di grande urgenza, dettati dall'ultimo bando dei ricavi audiovisivi. Ci sono aspetti a me cari di struttura organizzativa, e ci sono aspetti di dialettica e sinergia, con le due leghe di A e di C, che ritengono debbano essere uno dei punti focali di questa governance", ha concluso il 55enne manager vicentino. Laureato, due figli, Bedin, ha una lunga esperienza da dirigente nel mondo del calcio, prima come responsabile marketing e commerciale, poi come direttore generale di club e leghe. Tra le altre cariche, nel consiglio direttivo sono stati eletti Luigi De Laurentiis (presidente del Bari scelto anche come vicepresidente del consiglio direttivo), Andrea Corradino (vicepresidente dello Spezia), Francesco Dini (presidente della Cremonese), Filippo Piccoli (presidente del Mantova), Carmelo Salerno (presidente della Reggiana) e Matteo Manfredi (presidente della Sampdoria).
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