Per due volte vicino alla gloria (secondo nel 2013 e nel 2014), Rigoberto Uran Uran non si nasconde: il colombiano che parla in dialetto bresciano si presenta ai nastri di partenza della 99/a edizione del Giro d'Italia con il proposito di sfatare il tabù che lo vede eterno secondo. "Sto bene - dice il capitano della Cannondale nella conferenza della vigilia - mi sono preparato nel modo giusto e spero di poter vincere. Anche la squadra sta bene e io sento la responsabilità di fare il meglio possibile. Sarà decisiva l'ultima settimana quando si salirà in montagna". Uran parla anche degli altri favoriti: "Vedo bene Nibali, Landa e Valverde, ma anche Chaves che è in grande forma". E poi lancia il compagno di squadra Davide Formolo, come possibile rivelazione: "Perche' no? Potrebbe essere lui la grande rivelazione di questo Giro".