La 18/a tappa del 101/o Giro d'Italia di ciclismo, in programma oggi, presenta un tracciato tutto in pianura, ma con una salita finale secca, di quelle che fanno male. Da Abbiategrasso a Pratonevoso, per un totale di 196 chilometri, i corridori attraverseranno le strade della pianura Padana, toccando le province di Milano, Pavia, Alessandria, Asti e Cuneo, fra la Lombardia e il Piemonte. Numerosi attraversamenti cittadini costringeranno gli atleti a una maggiore attenzione, per via della presenza di dossi, rotatorie e spartitraffico.
C'è anche una breve salita per il Gran premio della montagna di 4/a Categoria, a Novello, dopo 140 chilometri e a 458 metri d'altezza. La salita finale culminerà con il secondo Gran premio della montagna (1/a Categoria), a Pratonevoso, a 1.607 metri. La salita è lunga 13.950 metri, presenta un dislivello di 959 metri, una pendenza media del 6,9 per cento, massima del 10.
La pendenza si manterrà sempre sul 7 per cento con alcune punte superiori nei tornanti che portano all'arrivo. La strada è larga e ben pavimentata, con un rettilineo lungo 200 metri. I traguardi volanti saranno posti dopo 130,7 chilometri, a Grinzane Cavour, e a Mondovì, dopo 169,9 chilometri. Il Giro d'Italia ha toccato Riva del Garda nel 1936 (semitappa, vittoria di Olmo), nel 1953 (Magni), nel 1954 (cronometro individuale vinta dallo svizzero Klobet), nel 1964 (Adorni) e nel 1987 (Vitali). Ha invece toccato Iseo solo nel 1973 (Motta) e nel 1974 (lo spagnolo Lazcano Lacaba).
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