Richard Carapaz ha vinto il 102/o Giro d'Italia di ciclismo, che si è concluso oggi a Verona, con la 21/a tappa, che è stata vinta dallo statunitense Chad Haga in 22'07", a oltre 46 km/h di media. E' la prima vittoria dell'ecuadoriano, ma anche di un corridore del suo Paese.
Il podio del 102/o Giro d'Italia di ciclismo, ai piedi di Richard Carapaz, è completato da Vincenzo Nibali, che si è classificato al secondo posto con un ritardo di soli 1'05; e dallo sloveno Primoz Roglic, in ritardo di 2'30" dall'ecuadoriano. Quarto lo spagnolo Mikel Landa, a 2'38", quinto l'olandese Bauke Mollema, a 5'43". Per Nibali si tratta del sesto podio: il messinese ha vinto due volte (2013 e 2016), due volte si è piazzato al secondo posto e due volte al terzo.
Haga vola a cronometro, Campenaerts si inchina - Tutti aspettavano Victor Campenaerts, invece la cronometro di Verona, valida come 21/a e ultima tappa del 102/o Giro d'Italia di ciclismo, finisce nelle mani di un texano: il suo nome è Chad Haga, classe 1988, quasi un anagramma di Chaka khan, una delle star della Disco dance. Il recordman dell'ora, sui 17 chilometri della prova finale contro il tempo, ha ceduto 4" al vincitore, che è scoppiato in lacrime quando ancora Primoz Roglic - l'avversario in realtà più temuto (chissà perché, poi) - doveva ancora chiudere la propria fatica e avvicinarsi all'Arena di Verona. Haga rischiò di morire tre anni fa in Spagna quando, durante un allenamento con la squadra (allora era tesserato per la Giant, mentre oggi è con la Sunweb, ndr), venne travolto da un'auto. "Ho dato tutto, non riesco a credere di avere vinto - le parole del cronoman a stelle e strisce - ho passato tanti momenti difficili, ma finalmente ho vinto. E' una giornata speciale, un momento speciale. E' un premio per me e per tutti quelli che hanno creduto nelle mie qualità. Vorrei che mia moglie fosse qui, le ho detto io di non raggiungermi, ma forse è stato un grosso errore". Strepitosa la prova di Damiano Caruso, che si è classificato al quarto posto, con un ritardo di soli 9" da Haga, preceduto - oltre che dal vincitore e da Campenaerts - solo dall'altro belga Thomas De Gendt, di 3" più veloce e terzo. Vincenzo Nibali ha ottenuto il nono posto, a 23", ma ha preceduto Primoz Roglic di una posizione e anche di 3". Lo sloveno ha comunque spodestato dal gradino più basso del podio lo spagnolo Mikel Landa, che ieri lo aveva staccato nel tappone dolomitico. Landa non è riuscito ad andare il 21/o posto, a 57" da Haga, Roglic gli ha risucchiato 31" e messo le mani sul terzo posto. (
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