L'approdo in Francia del Tour dopo le tre tappe d'apertura in Danimarca meritava una sottolineatura speciale. Se n'è incaricato proprio la maglia gialla, Wout van Aert. Il belga è stato protagonista di un finale che sembrava apparecchiato per una volata di gruppo, ma con una tattica studiata a tavolino, il lavoro della Jumbo Visma e soprattutto il suo eccellente stato di forma ha sorpreso tutti, andando a vincere in solitudine a Calais e guadagnando anche ulteriore vantaggio in classifica. Dopo essere arrivato secondo in ciascuna delle tre tappe danesi, Van Aert ha dovuto fare un'impresa per cancellare quelle piccole delusioni, trionfando nella frazione di 171.5 km tra Dunquerque e Calais.
Dopo 160 chilometri, riassorbita la classica fuga di giornata, il team del belga e la Ineos di Adam Yates hanno lanciato un attacco violento su una salita breve e ripida. Van Aert ha scollinato per primo e si è lanciato in un infinito allungo di otto chilometri fino al traguardo, percorrendoli ad una media superiore ai 50 all'ora, come in una crono. Sorpreso e poco organizzato, il gruppo ha cercato di rimontare ma al traguardo è rimasto a otto secondi, consentendo al belga di alzarsi sui pedali e allargare le braccia facendo il gesto dell'albatros. Dietro di lui, il velocista dell'Alpecin Jasper Philipsen ha fatto suo lo sprint del gruppo e ha esultato pensando di essere il vincitore. "Questa è una vittoria eccezionale per me, qualcosa di nuovo, un momento davvero speciale", ha detto Van Aert che nella classifica generale precede Yves Lampaert di 25 secondi e di 32 il grande favorito, Tadej Pogacar, che indossa la maglia bianca del miglior giovane, ma che già domani punta a strappare la gialla al belga. La tappa, 157 km da Lille ad Arenberg, prevede anche il passaggio di 20 km di strade acciottolate e potrebbe essere cruciale per la classifica generale.
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