Seconda medaglia per la spedizione azzurra al mondiale di Wollongong: dopo l'oro di Vittoria Guazzini nella crono under 23, arriva la medaglia d'argento nella staffetta mista. Le ragazze e i ragazzi italiani che hanno chiuso a 2 secondi e 92 centesimi dalla fortissima Svizzera che ha conquistato il titolo mondiale. Edoardo Affini, Elena Cecchini, Filippo Ganna, Vittoria Guazzini, Elisa Longo Borghini e Matteo Sobrero sono stati protagonisti di una bellissima prova combattuta fino alla fine che ha messo in fila anche molte delle nazionali favorite, una squadra sicuramente in crescita che migliora il bronzo dell'anno scorso.
Il Team Time Trial Mixed Relay regala sempre grandi soddisfazioni. L'Italia si appella all'orgoglio di campioni come Filippo Ganna, Edoardo Affini e Matteo Sobrero, tutti usciti poco contenti dalle crono individuali. Il terzetto femminile con Elena Cecchini, Elisa Longo Borghini e Vittoria Guazzini offre concrete garanzie rispetto alla concorrenza, ad eccezione forse del temibile terzetto olandese. Gli intertempi non mentono e nello spazio di pochi chilometri fanno capire che lotta sarebbe stata tra la Svizzera e l'Italia, con l'Australia terzo incomodo, favorita soprattutto dall'essere partita molto prima delle altre squadre e con condizioni climatiche leggermente favorevoli. Al cambio degli uomini, gli azzurri sono indietro di 10". "E' complicato trovare il ritmo in una gara breve come questa - il commento di Affini - ma credo che siamo riusciti ad esprimerci tutti al meglio.
Oggettivamente la Svizzera allineava un terzetto veramente forte. Logico che si punta sempre alla vittoria, ma abbiamo dato il massimo. Questo argento, a 2" dai primi, ci onora, porta entusiasmo e ci dice che stiamo ancora crescendo". Mentre l'Olanda arranca indietro per visissitudini varie tra gabbiani e cadute e la Germania sembra subito lontana, si spera nel recupero nella seconda parte, vista la condizione di forma delle italiane. "Il piano concordato con il ct Velo - racconta Elena Cecchini - era quello che tirassi il più possibile all'inizio, possibilmente fino alla salita, per poi lanciare Elisa e Vittoria." "Quando è arrivata la salita - ha continuato la Guazzini - Elisa ha prodotto un forcing che per poco non metteva in difficoltà anche me.. ho faticato a starle dietro". Superata l'erta è entrata in azione la campionessa del mondo U23 che ha espresso il massimo della velocità nel piano. Alla fine dei 14 chilometri il terzetto ha recuperato ben 8" sulle rivali svizzere. Qualche metro ancora e sarebbe stato oro. "Per noi la maglia azzurra è un valore - ha concluso Elisa Longo Borghini - e quando c'è da lottare per un successo in comune non ci tiriamo indietro. Abbiamo dimostrato di essere sempre molto competitivi in questa specialità." A chi le fa notare che l'Italia è l'unica formazione in grado di confermare il podio dello scorso anno, migliorando il piazzamento, Longo Borghini risponde: "Abbiamo una grande scuola e il movimento che c'è dietro permette di esprimere sempre atleti in grado di ben figurare. Questa medaglia ci dà entusiasmo". "Guardiamo ai prossimi appuntamenti con fiducia" ha concluso Matteo Sobrero, inserito insieme ad Affini anche nel gruppo strada (nei prossimi giorni Daniele Bennati comunicherà i titolari e le riserve). Adesso la parola passa alle prove in linea. Domani le condizioni meteo (è prevista pioggia intensa) hanno consigliato di non effettuare la ricognizione del percorso, effettuata proprio per questo nei giorni scorsi. Saranno 24 ore dedicate alle rifiniture e a godersi, ancora per un po', questa medaglia di squadra.
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