Martina Fidanza, oro nello scratch per il secondo anno consecutivo, e il quartetto azzurro, hanno monopolizzato la prima giornata dei Mondiali di ciclismo su pista a Parigi. La lombarda, dopo un inizio in sordina e una miriade di problemi di salute che hanno segnato la sua stagione, ha polverizzato la concorrenza, vincendo da campionessa iridata in carica davanti all'olandese Maaike Van der Duin, argento, e alla britannica Jessica Roberts, bronzo. "All'inizio ero abbastanza rilassata, ma desideravo ripetermi, pur sapendo che non sarebbe stato semplice, perché partivo da campionessa. E' stato un anno difficile per me, ne ho passate di tutti i colori: prima sono stata fermata da un'ablazione al cuore, poi dal covid, infine mi sono fratturata due vertebre. Avevo raggiunto l'apice nel 2021, poi era andato tutto male, diciamo che questo oro vale il doppio. Il mio grande obiettivo di questo Mondiale adesso è far bene con il quartetto", ha commentato una commossa Martina Fidanza che, alla fine dell'inno, si è sciolta in un urlo liberatorio.
A Parigi è poi toccato agli azzurri che, dopo avere superato di slancio le eliminatorie con il secondo miglior tempo, si sono sbarazzati nettamente della Francia. Il quartetto italiano formato da Filippo Ganna, Francesco Lamon, Jonathan Milan e Manlio Moro si è qualificato per la finale dell'inseguimento a squadre, firmando il tempo di 3'47"203. In finale domani sera l'Italia affronterà la Gran Bretagna che, con il tempo di 3'47"097, ha battuto a sua volta la Nuova Zelanda: i 'kiwi', per effetto di un calo nel finale della prova, non sono riusciti nemmeno a qualificarsi per la finale che mette in palio il bronzo che, invece, verrà conteso da Australia e Danimarca.
Bene anche le azzurre dell'inseguimento: Martina Fidanza, Chiara Consonni, Vittoria Guazzini ed Elisa Balsamo hanno ottenuto il miglior tempo nella qualificazione, pedalando in 4'11"011 e infliggendo più di 2" di distacco alla Gran Bretagna (4'13"117). Le australiane domani saranno opposte all'Italia nel primo turno: chi vince andrà in finale (l'altra sfida è fra Gran Bretagna e Francia), mentre il quartetto sconfitto entrerà in ballottaggio con le altre sei formazioni approdate ai quarti: i due migliori tempi varranno la finale per il terzo posto. Cresce, infine, l'Italia della velocità: Matteo Tugnolo, Daniele Napolitano e Matteo Banchi hanno chiuso il torneo mondiale del Team Sprint, facendo segnare il nuovo record italiano in 44"558. La prestazione, però, è valsa al terzetto azzurro solo il 12/o posto in un torneo che ha visto al via 17 Nazionali, come non accadeva da anni.
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