"Remco Evenepoel ha dimostrato che
non ha bisogno di salite impossibili per fare la differenza.
Sulla carta sia lui che Pogacar sono un gradino superiori a
tutti, però ci sono tantissimi altri corridori, a partire da Van
der Poel che quest'anno è arrivato terzo alla
Liegi-Bastogne-Liegi e secondo me questo percorso assomiglia
molto allaclassica belga. Sarà una bella battaglia tra loro, noi
dobbiamo essere nella mischia insieme a tanti altri e dobbiamo
cogliere l'opportunità qualora dovesse presentarsi". Così, alla
vigilia del Mondiale di ciclismo, il ct della nazionale italiana
Daniele Bennati.
"Questa è una nazionale nuova, ci sono sei debuttanti - spiega
-. Sappiamo che stiamo passando un momento di grande cambiamento
generazionale e penso che sia stato giusto che corridori molti
giovani facciano esperienza ai Mondiali, anche in prospettiva
futura. Tiberi è molto giovane, ma sta facendo molto bene e non
è più una sorpresa. Parlando in prospettiva, vedendo anche il
Mondiale del prossimo anno in Ruanda, che sarà molto più
impegnativo di questo, lui è sicuramente uno dei corridori
italiani più rappresentativi ed è giusto che faccia esperienza
anche nelle gare di un giorno".
E Giulio Ciccone? "Sarà anche lui un debuttante a un Mondiale,
sembra strano - risponde -. Ha tantissima esperienza, non
possiamo considerarlo tra i più giovani ma anche lui per un
Mondiale come quello del prossimo anno potrà essere utile alla
causa azzurra e quindi è giusto che anche lui cominci a fare
esperienza in queste manifestazioni". "La tattica mi piacerebbe
svelarla, ma fino a quando il gruppo non passerà il chilometro
zero difficilmente potremo capire che tipo di corsa vorranno
interpretare soprattutto il Belgio e la Slovenia", conclude
Bennati.
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