Presidente per 23 anni, Luca di Montezemolo lascia la guida della Ferrari con un ricco bottino sportivo, 14 titoli mondiali e 118 Gran Premi vinti dagli uomini della Rossa, cui si aggiungono i 5 titoli mondiali vinti quando era direttore sportivo negli anni '70. L'addio del manager segna la fine di un'epoca, cominciata nel lontanissimo novembre del 1991, quando il brillante manager, che godeva di piena fiducia a casa Agnelli, fu chiamato per rimettere in carreggiata la casa di Maranello. Allora, come oggi, le cose andavano bene per la Ferrari sul fronte commerciale, maluccio su quello sportivo e segnatamente nella Formula 1.
Quando arrivò a Maranello, Montezemolo conosceva già l'azienda, perchè era stato assistente di Enzo Ferrari quando aveva solo 26 anni, era il 1973, e subito dopo il Drake gli aveva affidato la gestione sportiva della scuderia. Erano gli anni di Niki Lauda, con cui Montezemolo creò un forte sodalizio, e che portarono l'austriaco al titolo mondiale nel 1975 e 1977, con relativa vittoria anche del titolo costruttori. Dopo quei successi Montezemolo aveva lasciato l'azienda per seguire altre attività manageriali in vari settori (nella sua lunga carriera sarà anche a capo di Confindustria). Nel 1991 dunque il gran ritorno dalla porta principale, cioè da Presidente, con piena fiducia della famiglia Agnelli e il compito di riportare in alto la Rossa dopo lunghi anni di magra: l'ultimo titolo vinto da un Ferrarista era quello di Jody Scheckter nel 1979.
La stagione d'oro di Montezemolo in Ferrari è quella del 2000, quando Michael Schumacher vince il primo di cinque titoli mondiali consecutivi. Anni di dominio incontrastato su tutte le piste. La rossa corre troppo veloce per le avversarie, sembra l'auto di un altro pianeta. Il pilota tedesco e il brasiliano Rubens Barrichello portano a casa anche cinque titoli costruttori. Nel 2007 sarà il finlandese Kimi Raikkonen a vincere il titolo piloti e, insieme con il brasiliano Felipe Massa, anche il titolo costruttori. Quest'ultimo titolo verrà bissato poi nel 2008. Da allora nessun mondiale e solo una manciata di Gran Premi, troppo poco per il prestigio della Rossa, nonostante Montezemolo abbia ingaggiato Fernando Alonso, considerato fra i migliori piloti in circolazione, e nonostante il ritorno di Raikkonen. Il disastro di Monza è stato la ciliegina finale. E oggi l'addio di Montezemolo alla Rossa
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