Sergio Perez si prende la pole del GP degli Stati Uniti (terza in carriera) con bravura ed un pizzico di fortuna. Quella che è mancata al leader del mondiale Max Verstappen. L'olandese, dopo aver rischiato un testacoda, non ha avuto il tempo di rilanciare la sua Red Bull e partirà nono. L'errore di Charles Leclerc, che ha perso il posteriore della Ferrari finendo la corsa contro il muro, ha portato ad esporre la bandiera rossa quando mancava 1'36" al termine della Q3. In quel momento Perez (Red Bull) era in testa, seguito dalla Aston Martin di Fernando Alonso.
Dietro la Ferrari di Carlos Sainz (miglior qualifica quest'anno) e la Haas di Kevin Magnussen. Posizioni cristallizzate dall'incidente di Leclerc e griglia 'bloccata', con Pierre Gasly (Alpine) e George Russell (Mercedes) in terza fila. In quarta Leclerc ed Esteban Ocon (Alpine). Fin dalle prime battute l'asfalto di Miami riserva sorprese ai piloti, che nella Q1 vedono i tempi migliorare ad un ritmo vertiginoso. Partono tutti con gomma rossa ed alla fine dei 15 minuti il miglior tempo è di Verstappen, seguito da Sainz, Perez e Leclerc. Quinto un sorprendente Magnussen con la Hass. Qualificazione alla Q2 col batticuore per le Mercedes. Hamilton e Russell restano fuori fino all'ultimo minuto, poi passano con il sesto e l'11mo tempo. La McLaren incassa una doppia eliminazione. Q2 altrettanto emozionante, anche se le prime posizioni non cambiano molto. Verstappen precede Leclerc, Alonso, Sainz e Perez. La seconda qualifica fa una 'vittima' eccellente: è Hamilton che domani partirà tredicesimo. Restano fuori anche Albon, Hulkenberg, Zhou e De Vries. Ma i colpi di scena li riserva il clamoroso epilogo della Q3.
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