Nel giorno dei primi motori accesi
della Formula 1 in Bahrain il caso Horner non e' chiuso, anzi e'
al veleno: una mail anonima con presunte chat tra il team
principal della Red Bull e la dipendente che lo aveva accusato
di "comportamenti impropri" riaccende infatti i riflettori su
una vicenda che sembrava esser finita con la chiusura
dell'indagine interna da parte della scuderia austriaca. "Non
commento speculazioni anonime", la dichiarazione in risposta di
Horner.
Quando si stava concludendo la seconda sessione di prove
libere a Sackhir, una email anonima - come riportano diverse
testate internazionali tra cui Bild, Sun e Indipendent - è stata
inviata a numerosi giornalisti accreditati in Bahrain e a
personaggi influenti del paddock (compresi i capi delle altre
scuderie e il personale di Fom e Fia). In un Google Drive sono
stati raccolti screenshot di presunte conversazioni tra i due,
anche con immagini, secondo l'anonimo accusatore alla base
dell'inchiesta che ha riguardato il massimo responsabile del
team campione del mondo in carica.
Una mail sulla quale sono arrivate le dichiarazioni del
diretto interessato: "Non commenterò speculazioni anonime, ma
ribadisco - afferma Horner - che ho sempre negato le accuse. Ho
rispettato l'integrità dell'indagine indipendente e ho
collaborato pienamente in ogni fase del percorso. Si è trattata
di un'indagine approfondita e corretta condotta da un avvocato
specializzato indipendente e si è conclusa respingendo la
denuncia presentata. Rimango completamente concentrato
sull'inizio della stagione".
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