Pioggia a go go, nebbia, bandiere rosse, gialle e nere, sorprese, sorpassi, safety-car e spettacolo. Succede di tutto nel Gran Premio del Brasile di Formula 1, anticipato di un'ora e mezza rispetto all'orario predefinito per evitare il diluvio, ma bagnato lo stesso dall'inizio alla fine da una perenne perturbazione.
Alla bandiera a scacchi arriva davanti a tutti la Red Bull di un fenomenale Max Verstappen che firma una rimonta da leggenda, dalla diciassettesima alla prima posizione nonostante tutto e tutti. Secondo un ottimo Esteban Ocon su Alpine davanti al compagno di squadra Pierre Gasly che con il podio festeggiano così il ritorno in Formula 1 di Flavio Briatore. Male le McLaren che affondano nel pantano di Interlagos chiudendo al sesto posto con Lando Norris e all'ottavo con Oscar Piastri. Chiude quinta la Ferrari di Leclerc che manca l'obiettivo del podio, mentre Carlos Sainz si ritira ad una ventina di giri alla fine dopo un brutto testa coda.
Tornando a vincere dopo dieci gare, in chiave Mondiale l'olandese volante respinge l'assalto di Norris blindando la sua leadership a quota 393 punti, con 62 di vantaggio sull'inglese della McLaren a tre gare dal termine della stagione. Il Gran Premio del Brasile prende il via dopo la partenza ritardata per il testa cosa della Aston Martin di Stroll nel giro di formazione. Su pista bagnata per la pioggia caduta al mattino, scatta in testa la Mercedes di Russell davanti alla McLaren di Norris che era in pole position. Guadagna una posizione la Ferrari di Leclerc dalla sesta alla quinta posizione, mentre comincia subito la rimonta la Red Bull di Verstappen dal 17/o all'11/o posto al semaforo verde. La partenza era stata rinviata di 10 minuti per permettere lo spostamento dalla pista dell'auto di Stroll. E Norris finisce sotto investigazione perché si era mosso al termine del primo giro di formazione quando la partenza era stata fermata a causa dell'incidente del canadese della Aston Martin. Sotto una leggera pioggia Russell riesce a tenere dietro Norris abbastanza agevolmente.
L'unico a riuscire a sorpassare è Verstappen che in pochi giri si porta in sesta posizione alle spalle della Ferrari di Leclerc, riuscendo a superare senza problemi anche la McLaren di Piastri. Poi, con la pioggia che tende ad aumentare Leclerc è il primo a cambiare le intermedie da bagnato, scatta la virtual safery car dopo il testa coda della Haas di Hulkenberg e in molti vanno ai box. Restano fuori Ocon e Verstappen che si mettono a guidare la gare anche grazie all'entrata della safety-car. Un paio di giri e la corsa viene fermata, quando siamo a circa metà gara, per l'incidente capitato alla Williams dell'argentino Colapinto che sulla pista sempre più insidiosa per la pioggia che aumenta si gira a va a sbattere sulle barriere.
Bandiera rossa e tutte le monoposto ai box, mentre i commissari della Fia squalificano con bandiera nera la Haas di Hulkenberg che infrange il regolamento riuscendo a ripartire, aiutato dagli steward, dopo aver spento il motore in pista. Dopo una decina di minuti di stop il Gran Premio del Brasile riparte con le monoposto tutte in fila dietro alla safety-car. In testa la Alpine seguita dalla Red Bull di Verstappen, quarta la McLaren di Norris e settima la Ferrari di Leclerc. Piove forte, c'è poca visibilità e Russell ne approfitta per passare Norris e prendersi la quarta posizione, mentre Leclerc supera la Racing Bulls Tsunoda andando in sesta piazza. Ma le sorprese sotto la pioggia non finiscono mai: a 29 giri dalla fine si ritira la Ferrari di Carlos Sainz a causa di in testa coda e della successiva uscita di pista con la Rossa a muro che causa anche l'entrata in pista della safety-car.
Al momento dell'incidente lo spagnolo era tredicesimo in una gara che lo ha visto partire nelle retrovie e mai protagonista. Quando esce la safety-car si scatena Leclerc che balza dalla sesta alla quarta posizione superando anche la McLaren di Norris. Davanti ne approfitta anche Verstappen che sorpassa Ocon prendendosi la testa della corsa ad una ventina di giri dal termine. Norris nel frattempo scala in settima posizione. La pioggia si attenua e la Red Bull di Verstappen prende il largo seguita dalle due Alpine con le Maclaren e la Ferrari di Leclerc, quinta, superata dalla Mercedes di Russell. E così, un leggendario Verstappen si conferma il più forte di tutti sotto la pioggia portandosi a casa un bel pezzo del suo quarto titolo, mentre Norris ma anche Leclerc possono solo rimpiangere la grande occasione sprecata.
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