Una finale senza storia dal primo all'ultimo scambio. E' il velocissimo epilogo del Masters 1000 di Indian Wells che finisce nelle mani di Carlos Alcaraz in appena 70 minuti di gioco: lo spagnolo strapazza il russo Daniil Medvedev in due set istantanei per 6-3 6-2 e torna numero 1 del mondo scavalcando l'assente Novak Djokovic. Con buona pace di chi si attendeva una battaglia epica ed invece è rimasto 'deluso' dalla prestazione impeccabile del giovane asso iberico capace di tenere sempre in mano le redini del gioco impedendo al suo rivale di poter accennare a una benché minima reazione. E così Alcaraz si congeda dal pubblico di Indian Wells con 10 giorni perfetti, sei match giocati e sei match vinti in due set, ponendo fine alla striscia delle 19 vittorie consecutive che il russo aveva inanellato tra Rotterdam, Doha, Dubai e appunto Indian Wells. "E' una vittoria - racconta Alcaraz - che per me significa moltissimo. Recuperare anche la prima posizione in classifica mondiale mi dà una carica pazzesca. Ma soprattutto alzare il trofeo qui è molto significativo, adoro questo torneo e mi diverto molto a giocare Indian Wells. Sento l'amore dei tifosi che mi spingono sempre a dare il massimo".
Per lo spagnolo è il terzo titolo Masters 1000 della carriera dopo Miami e Madrid 2022. Ed è anche il più giovane tennista della storia ad aver centrato in carriera la Sunshine Double, ovvero l'accoppiata Indian Wells-Miami. "Vincere un grande torneo come questo - spiega Alcaraz - ti dà grande fiducia anche pensando all'appuntamento di Miami. Sto giocando alla grande. Oggi le condizioni erano difficili e so che sono stato fortunato perchè per Daniil non è stata una grande giornata. Sono contento della mia prestazione e del mio tennis espresso negli ultimi 10 giorni. Non vedo l'ora che inizi Miami per tornare a sentire queste sensazioni". Ora il circus del tennis si sposta a Miami nel tempio del football americano, ovvero l'Hard Rock Stadium in Florida, roccaforte dei Miami Dolphins della NFL. L'impianto torna a ospitare il meglio del tennis mondiale per le prossime due settimane, con l'evento combinato ATP e WTA di livello 1000 dal 21 marzo al 2 aprile. Né l'ex numero uno al mondo Novak Djokovic - sei volte campione a Miami - né il collega di alto rango Rafael Nadal saranno in azione: nel caso di Djokovic, gli Stati Uniti non consentono l'ingresso nel Paese agli stranieri non vaccinati, mentre Nadal sta ancora recuperando dall'infortunio all'anca subito nel secondo turno degli Australian Open. Il maiorchino esce ufficialmente dai primi 10 giocatori del ranking mondiale: adesso è n. 13 al mondo. Saranno invece 10 gli italiani presenti in campo quest'anno: 5 uomini e cinque donne. La spedizione maschile sarà guidata da Jannik Sinner, che atterrerà in Florida direttamente dopo la cavalcata californiana dell'Indian Wells, dove è stato sconfitto solo in semifinale da Carlos Alcaraz. Fabio Fognini è l'ultimo subentrato direttamente in tabellone: il ligure è entrato nel principale dopo il il forfait di Michael Mmoh. Il gruppo femminile conterà invece su una Camilla Giorgi in trend positivo, dopo la vittoria del 27 febbraio scorso della prima edizione del WTA 250 del Merida Open Akron, nello Yucatan, ai danni della svedese Rebecca Peterson.
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