Una stagione da sogno e tutte le
premesse che il suo 2024 da favola sia solo l'inizio. A lanciare
Jannik Sinner verso l'Olimpo del tennis, sulla strada dei più
grandi di sempre non sono solo i suoi numeri record che lo hanno
messo saldamente al comando della classifica Atp, ma anche e
soprattutto quello che dicono di lui i big della racchetta di
ieri e oggi, da Nadal a Djokovic passando per Federer.
Emblematica la dichiarazione di Nole poco dopo aver perso la
finale di Shanghai con il campione altoatesino: l'ex numero uno
del tennis Mondiale non solo si è congratulato con Sinner con un
sincero "bravo, bravo" ma ha ammesso che l'azzurro per talento e
mentalità gli ricorda lui stesso all'inizio della carriera. E
poi ci sono i freddi dati a mettere il ragazzo di Sesto Pusteria
al livello dei giganti del tennis: questo dicono i numeri del
suo stellare 2024. In classifica Atp, il primo italiano numero 1
del mondo, già sicuro di essere anche il primo azzurro a
chiudere una stagione in vetta alla classifica, conta oggi
10.330 punti nella Race (e non vengono infatti considerati i 400
ottenuti a Indian Wells, decurtati per la positività al
Clostebol).
Se poi si guarda alle stagioni dei numeri 1 del mondo dal
2009 ad oggi, ovvero dall'ultima riforma del calendario che ha
introdotto l'attuale assegnazione dei punti nei tornei, con gli
attuali punti Sinner sarebbe stato in vetta anche in altri sette
anni. Il suo 2024 è già migliore del 2009 di Roger Federer; del
2014, 2018, 2021 e 2023 di Novak Djokovic; del 2022 di Carlos
Alcaraz, che ha chiuso la sua stagione, non avendo partecipato
alle Finals per infortunio, con 6.820 punti, il bottino più
basso per un numero 1 di fine stagione dal 2009 a oggi. Se
dovesse vincere il Masters 1000 di Parigi-Bercy, Sinner
raggiungerebbe gli 11.330 punti che lo porterebbero a superare
anche il 2016 di Andy Murray (11.185), l'anno della clamorosa
rimonta su Novak Djokovic e della prima finale delle Nitto Atp
Finals con in palio anche il posto di numero 1 di fine anno.
Sarebbe un punteggio all'altezza del 2012 di Djokovic (11.420) o
del 2013 di Rafa Nadal (11.760). Al di là dell'irraggiungibile
2015 di Nole, che prima delle Finals aveva totalizzato 15.285
punti, segno di una delle stagioni più dominanti di sempre,
l'anno di Sinner è già degno delle grandi stagioni dei campioni
che hanno segnato l'ultimo ventennio.
E mentre Sinner dopo un anno del genere è ovviamente sicuro
di partecipare alle Atp Finals, si infiamma la battaglia nella
'Race to Turin', la classifica basata sui soli risultati
stagionali che offre un quadro aggiornato in tempo reale della
corsa per la qualificazione al torneo di Torino. Il campione
altoatesino, Carlos Alcaraz e Alexander Zverev sono già
qualificati. Il primo dei giocatori ancora non sicuri di un
posto alle Finals è Medvedev, quarto. Grazie alla finale a
Shanghai rientra nella Top 8, ovvero nelle posizioni che
garantiscono un posto sotto la Mole, Novak Djokovic che ha
iniziato il penultimo Masters 1000 della stagione da numero 9
nella Race ed è ora sesto. Dunque in piena corsa per
qualificarsi per la 17ma volta, una in meno del primatista
all-time Roger Federer. Anche il finalista dello US Open Taylor
Fritz ha buone chance di qualificarsi direttamente per la prima
volta, dopo aver preso parte all'edizione 2022 come riserva.
Cinque i posti ancora da assegnare anche in doppio. Già
qualificati, infatti, Marcelo Arevalo/Mate Pavic, Marcel
Granollers/Horacio Zeballos e gli azzurri Simone Bolelli/Andrea
Vavassori. I campioni di Shanghai Wesley Koolhof e Nikola
Mektic, che hanno vinto le Nitto Atp Finals nel 2020, risalgono
al settimo posto nella Pif ATP Live Doubles Teams Rankings, a
soli 15 punti dalla coppia al sesto posto, i tedeschi Kevin
Krawietz/Tim Puetz.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA