La corsa verso gli Australian Open
per Matteo Arnaldi è già cominciata. L'azzurro n.37 del tennis
mondiale. è arrivato a Melbourne da quasi un mese: "A fine
novembre" ha detto il sanremese, ospite del podcast ufficiale
del torneo. L'azzurro, fidanzato con un'australiana, Mia Savio,
cerca di trascorrere Down Under più tempo possibile. "Abbiamo
preso un appartamento, viviamo insieme. Melbourne è come una
seconda casa" ha spiegato. In questo periodo dell'anno, poi, i
vantaggi sono evidenti. "Intanto qui è estate, mentre in Italia
è inverno. Poi mi alleno bene qui, negli stessi campi, con le
stesse palle, del torneo. Quest'anno mi sono dato come obiettivo
di essere più aggressivo, anche se non è nelle mie corde" ha
spiegato Arnaldi.
Una promessa da mantenere già all'Australian Open, un torneo
da sempre speciale per Arnaldi. "E' stato il mio primo Slam
junior in main draw. Qui però non ho mai giocato benissimo. Di
solito poi io sono un po' un diesel, mi serve tempo per entrare
in pieno ritmo, devo giocare tante partite" ha spiegato. Numero
37 del mondo, Arnaldi è uno dei nove italiani direttamente in
main draw: non sono mai stati così tanti nella storia del
torneo. L'Italia è la seconda nazione per numero di Top 100 nel
ranking Atp di fine anno, con l'Australia. "Conosco tutti da
quando abbiamo 11, 12 anni. Si crea di fatto un'amicizia, quando
sei nei tornei si va a cena insieme, passi del tempo con ragazzi
che conosci da anni. Un po' come casa lontano da casa" ha
spiegato. Inoltre, ha aggiunto, "quando vedi gli amici che
vincono, hai una motivazione per pensare di poterci riuscire.
Entri in campo con un approccio diverso. Senza dubbio la
federazione ha fatto un ottimo lavoro, così come i nostri coach
e i club in cui siamo cresciuti. E' stato importante avere tanti
tornei Challenger in Italia. A me viaggiare è sempre piaciuto,
ma tanti hanno potuto giocare quasi intere stagioni in Italia,
in Europa, ed entrare in Top 100".
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