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Aziende europee contro l'AI Act: "Competitività a rischio"

Aziende europee contro l'AI Act: "Competitività a rischio"

Regole troppo severe secondo i firmatari: "Dialogo con economia"

MILANO, 03 luglio 2023, 11:39

Redazione ANSA

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Oltre 150 dirigenti di aziende con sede anche in Europa, tra cui Siemens, Renault e Airbus, hanno inviato una lettera aperta all'Unione Europea per spingere i politici a ripensare i piani di regolamentazione dell'intelligenza artificiale. Indirizzata al Parlamento europeo, alla Commissione e agli Stati membri, la lettera, ripresa dal Financial Times, critica il cosiddetto "AI Act", il documento che l'Ue prevede di applicare nel breve per monitorare i progetti di intelligenza artificiale. Secondo i firmatari, la leggere può "mettere a rischio la competitività e la sovranità tecnologica dell'Europa", limitando le iniziative di intelligenza artificiale sul nascere.

A marzo, Elon Musk, insieme a mille ricercatori e manager di aziende della Silicon Valley, aveva chiesto alle compagnie che sviluppano soluzioni di IA di "prendersi una pausa" di almeno sei mesi, per pensare alle possibili conseguenze di una tecnologia troppo avanzata e intelligente. Una delle preoccupazioni mosse all'Europa dalla recente lettera, riguarda le regole previste per il controllo dei sistemi di intelligenza artificiale generativa, al pari dell'attuale ChatGpt, sviluppato da Open AI con il supporto finanziario di Microsoft. Secondo l'AI Act, chi realizza modelli di intelligenza artificiale, indipendentemente dal campo di applicazione, dovrà registrare il prodotto finale presso l'Ue, sottoponendolo così a valutazioni di vario tipo, tra cui l'eventuale richiesta di fornire le procedure e le informazioni, anche protette da segreto aziendale, utilizzate per addestrare i modelli. Uno scenario troppo stringente, che porterebbe molti colossi a uscire dal mercato europeo, rivolgendosi altrove.

"L'Europa non può permettersi di restare in disparte - si legge nella lettera - l'attuazione di questi principi dovrebbe essere affidata a un organismo di regolamentazione dedicato composto da esperti. Una procedura da sviluppare in dialogo con l'economia".Il Parlamento Europeo ha approvato una bozza dell'AI Act il 14 giugno, dopo due anni di lavoro, ampliando il testo con gli ultimi progressi dell'intelligenza artificiale generativa.

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