"Sul 5G siamo aperti a tutto, ma non a dire scegliamo la Cina o gli Stati Uniti. Gli Usa sono il nostro tradizionale alleato. Lavoriamo in una economia di mercato. Faremo in modo che chiunque sia chiamato a dare un contributo, lo faccia sulla base delle nostre esigenze di sicurezza e protezione nazionale. Abbiamo un sistema di sicurezza sul piano cibernetico dei più sofisticati". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte intervistato a Ceglie Messapica, nel Brindisino, all'evento La Piazza.
"Prima di valutare se dire no alla Cina sul 5G - ha aggiunto - c'è il problema di portare la banda larga in tutto il Paese. Questo è uno dei dossier a cui mi sono dedicato con molta attenzione nelle ultime settimane e troverà spazio nel piano di rilancio. Siamo convinti che non abbia funzionato finora perché occorre una rete unica, vogliamo coinvolgere tutti gli operatori in un progetto unico e non possiamo più attendere. Confido che le trattative di queste settimane si traducano entro la fine di questo mese nella definizione molto chiara di questo percorso", ha concluso il premier.