Avrebbe dovuto dare ripetizioni a
una ragazzina di tredici anni, invece ha abusato di lei. Più
volte e per mesi, nel 2015. E' accaduto a Torino e, concluse le
indagini della squadra mobile della polizia nei confronti
dell'anziano insegnante, ora l'udienza preliminare è stata
fissata per il 18 aprile.
Si tratta di una vicenda che le persone vicine alla
ragazzina, familiari compresi, hanno cercato di tenere nascosta,
fino a che la famiglia non si è trasferita nel Biellese e una
psicologa ha consigliato alla ragazzina di sporgere denuncia. La
ragione del silenzio è nel fatto che a dare le presunte
ripetizioni era stato un anziano membro della comunità religiosa
di cui la famiglia faceva parte, la comunità torinese dei
Bahà'ì, una religione abramitica monoteistica nata in Persia,
che conta 7 milioni di fedeli in duecento Paesi nel mondo. La
comunità intendeva risolvere al suo interno la questione,
temendo discredito.
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