Milioni di 'baby' coralli
dispiegati in una guerra subacquea per combattere le alghe
infestanti che stanno soffocando parte della Grande Barriera
Corallina, patrimonio mondiale Unesco, che si estende per 2300
km al largo della costa nordest dell'Australia. A metterla in
atto i ricercatori della Southern Cross University, della James
Cook University e dell'Australian Institute of Marine Sciences
che hanno preso di mira 5 località al largo della turistica
Magnetic Island. La cattiva qualità dell'acqua, lo smaltimento
in mare di materiali di dragaggio, le crescenti concentrazioni
di nutrienti e i recenti eventi di sbiancamento causati dal
riscaldamento delle acque, hanno infatti permesso in molte aree
alle alghe di prosperare. Con l'aiuto di 'cittadini scienziati',
le alghe sono state rimosse, 'diserbando' di fatto i fondali
attorno all'isola. Sui banchi appena ripuliti sono state poi
trapiantate circa 2,8 milioni di larve di coralli. I coralli
dovrebbero essere chiaramente visibili nei prossimi 6-9 mesi.
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