La Via della Seta rappresenta una
grande occasione, ma perché il grande progetto lanciato da
Pechino non rappresenti un'opportunità unicamente per la Cina e
i Paesi geograficamente a lei più vicini, "l'Europa e l'Italia
devono muoversi, perché le occasioni ci sono e questo è il
momento di fare proposte". Ne è convinto l'ex presidente del
Consiglio, Romano Prodi, intervenuto questa mattina al webinar
promosso da Alma Mater Studiorum - Università di Bologna,
Università di Genova, dell'Insubria e di Trieste, nell'ambito
del progetto Prin dal titolo "Belt and Road Initiative".
Ora, insiste Prodi, quello che "serve è unità a livello europeo.
Lo spazio" perché la Via della Seta porti a risultati concreti
"c'è". I tempi, sostiene l'ex presidente della Commissione Ue
sono maturi, perché anche la Cina ha le sue esigenze". Ora,
rincara, "quello che serve è una strategia attiva. Noi europei
dobbiamo essere più uniti politicamente". Per farlo, però,
bisogna arrivare ai tavoli "preparati" e "rivitalizzare la Via
della Seta", un progetto, ricorda Prodi, che al momento ha
prodotto un "piano di investimenti fortissimi, ma con ricadute
filo-cinesi".
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