Nelle ultime 24 ore i nuovi
contagi in Israele, secondo dati preliminari del ministero della
sanità, hanno sfiorato i 5mila casi (4.812): finora un record.
Ieri sono stati effettuati oltre 47mila tamponi che hanno
rivelato un tasso di infezione pari a poco più del 10%. I morti
da inizio pandemia sono arrivati a 1.136. Da venerdì prossimo
scatterà in tutto il paese un lockdown totale di 3 settimane
secondo quanto stabilito di recente dal governo.
Al momento i malati attivi sono oltre 40 mila. La percentuale
dei contagi, scrive Israel ha-Yom, è particolarmente elevata
nelle località popolate da ebrei ortodossi, dove ha raggiunto un
livello tre volte superiore alla media nazionale. Altri focolai
importanti sono stati registrati in località arabe. Il giornale
rileva che a contribuire alla crescita dei contagi si è
aggiunta, due settimane fa, la apertura delle scuole.
Diversi ospedali avvertono intanto che i loro dipartimenti di
coronavirus sono pieni e che non è per loro possibile ricoverare
altri pazienti affetti dal virus.
Le autorità sanitarie hanno precisato che durante il lockdown
gli israeliani dovranno restare in casa e non potranno
allontanarsi più di 500 metri dalle loro abitazioni. Sono però
previste eccezioni per chi si stia recando la lavoro, o per chi
necessiti cure mediche o anche per l'accompagnamento di bambini
di coppie divorziate. Altre deroghe sono state messe a punto per
gli ebrei osservanti in occasione delle celebrazioni del
Capodanno ebraico, che inizieranno venerdì sera.
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