Juan Guaidó, leader oppositore
venezuelano autoproclamatosi presidente ad interim, ha
assicurato che non abbandonerà il Paese dopo le elezioni
legislative del 6 dicembre e che anzi si aspetta nel 2021
"l'inizio di una transizione" di potere in Venezuela.
Durante una conferenza virtuale dell'organizzazione spagnola
Nueva Economia, riferisce il quotidiano Panorama, Guaidó ha
rinnovato il suo appello al boicottaggio del voto di dicembre
considerato una "farsa" priva delle minime garanzie democratiche
e utile solo a "stabilizzare il disastro" venezuelano.
Per quello che mi riguarda, ha assicurato, "io resterò in
Venezuela nel 2021, e spero che sia in una fase di transizione,
in un impegno di ricostruzione", ed in ogni caso lottando contro
"la dittatura" del governo del presidente Nicolás Maduro.
La sua proposta riguarda la definizione di una agenda per
arrivare a elezioni presidenziali e parlamentari contemporanee
e, in attesa di questo, l'estensione dei poteri dell'Assemblea
nazionale (An) di cui è attualmente presidente.
La Costituzione del Venezuela prevede elezioni parlamentari
ogni cinque anni, e quindi il mandato di Guaidó scade al momento
dell'insediamento dei nuovi parlamentari a gennaio 2021.
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