Al momento "non si sa dove si
trovino il presidente kirghiso Sooronbai Jeenbekov e il primo
ministro Kubatbek Boronov". Lo ha dichiarato a Interfax il vice
segretario del Consiglio di Sicurezza kirghiso Omurbek
Suvanaliyev. "È stato deciso di chiudere le frontiere per motivi
di sicurezza", ha aggiunto Suvanaliyev. I due politici non sono
stati visti in pubblico dall'inizio delle proteste, ha detto
Suvanaliyev. Una serie di messaggi presidenziali sono stati
diffusi online ma non si sa dove siano stati registrati. "I
funzionari che hanno lasciato i loro posti di lavoro sono
alloggiati in case sicure. Non possiamo dire esattamente dove,
molti di loro sono nascosti. Alcuni, come Boronov, sostengono di
lavorare a distanza e non hanno presentato le dimissioni. Il
numero di questi revanscisti è piuttosto elevato, il che può
portare a violenti scontri", ha aggiunto Suvanaliyev.
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