L'Italia ancora fanalino di coda
in Europa per l'assorbimento dei fondi strutturali Ue nel 2019,
con poco più del 30% dei fondi spesi rispetto a una media Ue del
40%. E' quanto emerge dalla relazione annuale sull'esercizio
finanziario della Corte dei conti europea, in cui si paragona la
capacità di assorbimento dei fondi del 2019 e del 2012, anni
critici perché rappresentativi dei cicli di spesa a valere sui
bilanci settennali dell'Ue (2007-2013 e 2014-2020). La Corte
segnala che purtroppo si tratta il fenomeno diffuso poichè nel
2019 il tasso di assorbimento cumulativo Ue dei fondi (il 40%
dei 465 miliardi a disposizione per i 7 anni) è risultato
inferiore di sei punti percentuali rispetto al 2012.
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