L'Onu in Libia deve adottare misure
concrete per mettere fine all'impunità che regna nel Paese e
assicurare alla giustizia coloro che si siano macchiati di gravi
reati e di crimini contro l'umanità: è quanto chiede il rapporto
del procuratore della Corte penale internazionale (Cpi)
dell'Onu, Fatou Bensouda, presentato al Consiglio di Sicurezza
delle Nazioni Unite.
Presentato in videoconferenza a causa del Covid-19, il
documento è denso di accuse e richieste di collaborazione in 41
punti. Congratulandosi per il recente raggiungimento del cessate
il fuoco, il ventesimo rapporto del Cpi invita inoltre le parti
interne ad astenersi da ogni comportamento che implichi
violazioni del diritto internazionale dei diritti umani,
evidenziando i crimini compiuti dai gruppi armati nell'ovest e
nell'est della Libia.
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