La Corte Suprema degli Stati Uniti ha
cancellato in tarda serata le restrizioni imposte dal
governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, sul numero di
presenze nei luoghi di culto per contenere i contagi da
Covid-19. Lo fanno sapere i media Usa, fra cui Cnn, che rimarca
come la decisione accolga il ricorso presentato da
organizzazioni religiose e dimostri il peso nel supremo organo
giudiziario Usa della nuova giudice ultracattolica Amy Coney
Barnett, nominata da Donald Trump in sostituzione della
scomparsa Ruth Bader Ginsburg, e che ha portato dalla sua gli
altri cinque giudici conservatori contro i tre di nomina
democratica contrari.
Nel loro ricorso alla Corte Suprema, la diocesi cattolica di
Brooklyn e l'Agudath Israel of America avevano obiettato che le
restrizioni imposte dal provvedimento di Cuomo erano più severe
di quelle imposte per altri luoghi pubblici e che questo
confliggeva con la clausola sulla libertà di religione del Primo
Emendamento della Costituzione americana.
Una tesi, questa, accolta dalla maggioranza dei giudici
supremi, che nella principale motivazione alla sentenza, citata
da Cnn, scrivono che le regole sui luoghi di culto dello Stato
di New York "sono molto più restrittive dei regolamenti relativi
al Covid posti finora all'esame della Corte, molto più
stringenti di quelle adottate da molti altri enti colpiti
duramente dalla pandemia e molto più severe di quelle che hanno
dimostrato di essere necessarie per impedire la diffusione del
virus" nei luoghi di culto.
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