"Ormai sono tante le
organizzazioni internazionali, le istituzioni scientifiche, i
comitati che chiedono di fermare l'esecuzione di Ahmadreza.
Raramente la voce si era alzata così alta da tutto il mondo. Ora
vorremmo che l'appello fosse ascoltato, che il Governo iraniano
rinunci ad un atto così inumano. Il 30 novembre 1786 il
Granducato di Toscana abolì la pena di morte e quella data è
diventata la giornata mondiale contro la pena di morte. Chiedo
al Governo iraniano di celebrare quel giorno annullando
l'esecuzione di Ahmadreza". E' il nuovo appello lanciato questa
mattina dal Rettore della Scuola Internazionale Superiore di
Studi Avanzati, Sissa di Trieste, prof. Stefano Ruffo perché lo
scienziato iraniano-svedese Ahmadreza Djalali venga rilasciato.
Djalali potrebbe essere giustiziato nelle prossime ore perché
accusato di essere una spia per conto di Israele.
Ruffo aveva già sottoscritto una lettera-appello pochi giorni
fa - approvata dal Cda e dal Senato accademico della Sissa - per
chiedere la sospensione della pena capitale e il rilascio
immediato di Djalali, aderendo all'appello della Scholars at
Risk (SAR) , rete internazionale di oltre 500 istituti di
istruzione superiore e migliaia di individui in 39 Paesi.
Peraltro, in quella occasione Ruffo aveva ribadito che la
Sissa "si batte per la libera circolazione degli scienziati".e
che nel 2016 "ha promosso
il protocollo d'accordo fra enti di ricerca e formazione della
regione per l'accoglienza degli scienziati in difficoltà
destinando anche un piccolo finanziamento per chi fosse in
difficoltà ".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA