Gli 'umarells' resi celebri dallo
scrittore bolognese Danilo Masotti entrano nel vocabolario
Zingarelli, che nell'edizione 2021 'consacra' la parola ormai
uscita dai confini dialettali (e culturali) d'origine.
"Pensionato che si aggira, per lo più con le mani dietro la
schiena, presso i cantieri di lavoro, controllando, facendo
domande, dando suggerimenti o criticando le attività che vi si
svolgono", è la definizione del dizionario per l'espressione dal
bolognese 'omarello, ometto', indicata come nata nel 2007, anno
in cui è uscita per Pendragon la prima edizione del volume
'Umarells' di Masotti.
"Mai e poi mai avrei immaginato che dall'incontro fortuito
con un anziano signore a passeggio col cane nel parcheggio
ghiacciato di un noto cinema di Rastignano (Bologna) alle prime
luci della mattina del 4 febbraio 2005 (momento topico in cui ho
ideato questo termine col significato con cui lo intendiamo
adesso), la parola umarell e il suo plurale umarells sarebbero
finiti sul dizionario della lingua italiana", dice Masotti. "Già
- aggiunge - ero contentissimo quando le Edizioni Pendragon mi
pubblicarono l'omonimo libro nel 2007, che nel 2017 ha vinto il
premio Pino Zac nell'ambito del Festival Nazionale della Satira
a Forte dei Marmi; stracontento quando la mia città nell'aprile
2018 ha voluto dedicare proprio agli umarells una piazza; in
estasi nel 2020 grazie a un episodio pubblicato su Topolino
dedicato agli umarells, ma devo dire che adesso, con la parola
inserita sul vocabolario Zingarelli, siamo davvero al top. Che
trovarla solo su Wikipedia era poco. W gli umarells e viva me
che li ho rivelati al mondo".
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