Una scossa di terremoto di
magnitudo
6.8 è stata registrata al confine tra la Mongolia e la Russia.
Lo riferisce l'istituto di geofisica americano Usgs.
La scossa si è verificata alle 22.32 di ieri ora italiana,
con epicentro a 33 km a sud-sudovest dalla città mongola di
Turt, non lontano dal confine russo. L'ipocentro è stato
individuato a 10 km di profondità.
La scossa ha avuto origine nel lago di Hovsgol, che
costituisce la più grande riserva d'acqua dolce del Paese. Lo
riferisce l'istituto di geofisica americano Usgs, secondo cui il
rischio che vi siano feriti o danni è debole.
"Generalmente, la popolazione in questa regione risiede in
strutture resistenti ai terremoti, anche se esistono edifici
vulnerabili", precisa l'istituto. Altre tre scosse di magnitudo
5.2, 5 e 4.5 si sono susseguite alla prima di 6.8 nel giro di
un'ora, sempre secondo gli aggiornamenti dell'istituto Usa. I
terremoti non sono rari in Mongolia. Nel dicembre 1991 si
verificò una scossa di magnitudo 6.8 nella regione al confine
mongolo-russo, a circa 600 chilometri a nord-ovest della
capitale, Ulan Bator.
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