Nel 2021 il Pil in Europa
racconterà "due storie" con una probabile contrazione nella
prima metà dell'anno ed una forte ripresa nel secondo semestre.
In Italia è prevista una crescita del Pil del 5,3%. E' la
previsione di S&P Global Ratings illustrata nel corso di una
conferenza stampa.
"Il 2021 riserverà una probabile contrazione iniziale del Pil
e una forte ripresa nella seconda parte, guidata dai servizi,
assumendo che sia stata raggiunta una immunità di gregge", ha
detto Sylvain Broyer, Chief Economist Emea di S&P Global
Ratings.
Sul fronte del sistema bancario, il Covid non farà altro che
accelerare il processo di "cambiamento strutturale del sistema
con un consolidamento", ha evidenziato Mirko Sanna, director
financial institutions, S&P Global Ratings. Ci sono alcune
situazioni "come quella di Mps - ha aggiunto - con il Governo
che ha detto che è un tema da risolvere nel corso del 2021 e che
potrebbe accelerare il processo di consolidamento. C'è da
considerare poi che ci sono ulteriori benefici fiscali previsti
per le banche o più in generale per le banche che effettueranno
consolidamento".
I ricavi delle aziende italiane torneranno a "livelli
pre-covid nel 2022", ha detto Renato Panichi, senior director
corporate ratings, S&P Global Ratings. La ripresa non sarà
"standard ha aggiunto - come abbiamo potuto vedere nelle crisi
precedenti. Nel 2020 abbiamo fatto molte azioni di rating.
Attualmente il 42% delle aziende italiane che ha un outlook
negativo, in linea con la media europea. Quindi non abbiamo un
caso Italia perchè siamo perfettamente allineati".
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