"Quando attaccai il ritornello di
Maledetta primavera, avvertii il brivido, l'emozione del
pubblico: in quel momento capii che era fatta". Esattamente 40
anni fa, al Festival di Sanremo (5-7 febbraio 1981), Loretta
Goggi stregava l'Ariston con la sua hit più famosa: "Mi fa un
certo effetto pensare che Maledetta primavera ha 40 anni, io
invece ne ho compiuti 70, non è giusto….", scherza. "Ricordo che
mi avevano sconsigliato di cantare: lo stereotipo voleva le
showgirl adatte alle marcette. Nessuno pensava che avrei potuto
avere l'estensione e la potenza di Mina o Barbra Streisand. E
invece, con un'incoscienza pazzesca, andai avanti. E poi è
andata come sappiamo".
Il brano, scritto da Paolo Amerigo Cassella e Totò Savio,
originariamente destinato a fare da sigla di chiusura dello show
Hello Goggi su Canale 5, arrivò secondo nella classifica finale,
dietro 'Per Elisa' di Alice, ma è rimasto un grande classico
della musica leggera italiana. Per i 40 anni, "la Warner sta
preparando un video celebrativo, visto che all'epoca non c'erano
le clip", spiega Goggi. "Se mi piacerebbe tornare al festival
per cantarla? No… Ma mi fa piacere che la canzone abbia ancora
una vita: penso a Syria che l'ha intonata a cappella qualche
giorno fa, in Galleria Vittorio Emanuele a Milano… Il video ha
fatto il giro del web, a conferma dell'amore della gente per
quel pezzo".
Nell'anno della pandemia la platea all'Ariston resterà vuota:
"Sarà molto difficile: è il pubblico che ti dà la carica,
l'energia arriva da lì, soprattutto dalla galleria dove trova
posto il pubblico vero, non a inviti. Sarà tutto più asettico -
sottolinea Goggi, che nel 1986 è stata la prima donna a condurre
il festival - una sfida per Amadeus e Fiorello. Ma non ci sono
alternative e riuscire a portare a casa il festival è già un
gran risultato, è un passo avanti… Non dimentichiamo che si
tratta di un evento centrale anche dal punto di vista dei media,
degli introiti pubblicitari, del turismo. Come è arrivato il via
libera per Sanremo, così mi piacerebbe anche riaprissero anche
teatri e cinema, con il distanziamento e tutte le regole
anti-Covid".
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