Ampliare l'area archeologica del Foro
di Cesare, recuperando altri resti del Tempio di Venere
Genitrice con l'obiettivo futuro di ricostruirlo. Con questo
obiettivo principale sono iniziate oggi le operazioni di scavo
archeologico sul lato orientale del Foro di Cesare. Si prevede
di concludere le indagini del primo lotto (quello finalizzato a
rinvenire i reperti del portico orientale della piazza) ad
agosto di quest'anno. Sul posto per l'occasione anche la sindaca
Virginia Raggi.
I lavori sono condotti dalla Sovrintendenza Capitolina in
collaborazione con l'Accademia di Danimarca, che ha donato
1.500.000 euro grazie alla Fondazione Carlsberg di Copenaghen e
alla Aarhus University Research Foundation. Come la prima fase
delle indagini, presentate il 26 ottobre 2017 in occasione della
visita a Roma di Sua Maestà la Regina di Danimarca Margrethe
II, anche questa seconda fase rientra negli accordi stipulati in
quello stesso anno. "Roma ci riserva continue sorprese: l'avvio
degli scavi del Foro di Cesare ci consente di riportare alla
luce diverse fasi di vita di questo antico settore urbano che
presenta una stratificazione molto ricca, come emerso dalle
indagini condotte dalla Sovrintendenza negli ultimi decenni.
Ringrazio Sua Maestà la Regina di Danimarca Margrethe II e
l'Accademia di Danimarca per questo importante atto di
mecenatismo. Con il sostegno di tutti, continuiamo a scoprire la
nostra storia", dice Raggi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA