Un impegno da 15 miliardi di
dollari nei prossimi 5 anni per sostenere il rilancio
dell'occupazione e dell'imprenditoria femminile nei Paesi in via
di sviluppo dopo i contraccolpi dell'emergenza Covid; nonché
iniziative in appoggio al programma globale avviato per
garantire nello stesso arco di tempo l'accesso alle scuole a 40
milioni di bambine e ragazze e l'alfabetizzazione di altre 20
milioni oltre che per aiutare l'emancipazione e l'educazione
delle donne e contrastare le violenze di genere. E' il
pacchetto di promesse messo sul tavolo dalla presidenza
britannica del G7 fra i vari dossier del vertice dei ministri
degli Esteri ospitato fino a mercoledì 5 a Londra.
"Quest'anno, mentre avviamo una ricostruzione in meglio dopo
la pandemia, il Regno Unito intende mettere i i diritti delle
donne e delle ragazze al centro della presidenza del G7, in
unione con i Paesi che condividono i nostro valori"; ha
sottolineato il padrone di casa, Dominic Raab, in una nota
diffusa dal Foreign Office. Il summit prevede due sessioni
ufficiali, domani e mercoledì, precedute da una cena informale
di benvenuto nella quale il ministro degli Esteri del governo di
Boris Johnson accoglierà stasera i sei colleghi (inclusi Antony
Blinken per gli Usa e Luigi Di Maio per l'Italia), nonché il
capo della diplomazia Ue, Josep Borrell, per un primo confronto
dedicato all'Iran e alla questione nucleare.
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