Il poeta performativo Giuliano Logos
vince la XV edizione della Coppa del Mondo di Poetry Slam. Ѐ la
prima volta nella storia che l'Italia si aggiudica la vittoria,
conquistando il titolo di campione del mondo di poesia
performativa e orale.
La competizione, giunta alla sua 15/a edizione, si è tenuta dal
10 al 16 maggio a Parigi, in parte dal vivo e in parte in
streaming. Durante la finale Logos - 27 anni, poeta, scrittore,
rapper di origine pugliese trapiantato a Roma e cofondatore del
collettivo di artisti WOW - Incendi Spontanei - ha portato sette
brani di Poetry Slam, in lingua italiana, da lui scritti e
interpretati, accompagnato dalla proiezione della traduzione in
tempo reale.
Si va da Quattrocento anni, sul problema della degradazione
della plastica, a Federico, sulla vita di Federico II di Svevia.
E poi 3040, sugli sbarchi dei migranti; Terroni sull'emigrazione
al nord, Date loro fuoco, sul senso di riscatto generazionale;
Tempoflex e Oltre, che indagano sul rapporto tra l'essere umano
e il tempo all'interno della sua società.
Nato a Chicago nel 1987 dal poeta-operaio Marc Kelly Smith, il
format del Poetry Slam è strettamente connesso al genere
letterario della Spoken Word, corrente di poesia orale originata
durante la prima metà del Novecento dai musicisti blues, dal
movimento artistico del Rinascimento di Harlem e, anni più
tardi, dalla poesia beat degli anni Sessanta. Il format, che
ricorda le battle dei rap, prevede tre minuti di tempo per
performare un proprio brano con il solo uso di corpo e voce e
cinque giudici scelti tra il pubblico. Il Poetry Slam è oggi
diffuso in tutto il mondo: circa 100 nazioni, Italia compresa,
hanno sviluppato un proprio circuito nazionale (in Italia prende
il nome di LIPS - Lega Italiana Poetry Slam) con migliaia di
performer a sfidarsi si sfidano progressivamente in competizioni
locali, regionali, nazionali e internazionali.
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