Sette anni e undici mesi di
reclusione: è questa la richiesta di condanna avanzata dal pm di
Locri Michele Permunian a carico dell'ex sindaco di Riace
Domenico "Mimmo" Lucano, accusato nel processo "Xenia" di
associazione a delinquere, abuso d'ufficio, truffa, concussione,
peculato, turbativa d'asta, falsità ideologica e favoreggiamento
dell'immigrazione clandestina per presunti illeciti nella
gestione del sistema di accoglienza dei migranti nel centro
della Locride che era divenuto famoso in tutto il mondo proprio
per le politiche sui migranti portate avanti.
Per la compagna di Lucano, Lemlem Tesfahun, il pm ha chiesto
4 anni e 4 mesi. L'accusa ha poi chiesto tre assoluzioni e per
gli altri imputati condanne pene da un minimo di 6 mesi a un
massimo 7 anni e 11 mesi. Nella sua requisitoria il pm ha
sostenuto tra l'altro che "è stata smentita la tesi difensiva
che parlava di processo 'politico'".
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