Siglato un Protocollo d'intesa, della
durata di tre anni, con il Comando Generale dell'Arma dei
Carabinieri per la ricognizione di tutte le residenze
socio-assistenziali. La proposta è il frutto del lavoro della
"Commissione per l'assistenza sanitaria e sociosanitaria della
popolazione anziana" con la Direzione generale della
programmazione del Ministero della Salute. "L'attenzione per gli
anziani deve essere oggi più che mai una priorità per le
istituzioni e per tutta la nostra comunità", ha detto il
Ministro Speranza. L'Arma "effettuerà il censimento e svolgerà
verifiche su situazioni meritevoli di approfondimento".
Le aree di collaborazione - si legge nel testo del protocollo -
riguardano "la mappatura a livello comunale delle residenze
socio-assistenziali variamente denominate (case di riposo, case
alloggio, case famiglia) presenti sull'intero territorio
nazionale; la realizzazione di una anagrafe delle residenze
socio-assistenziali, recante il numero delle strutture
operative, la rispettiva capacità recettiva, le modalità
organizzative ed ogni altro aspetto d'interesse".
Sarà il Ministero della Salute a fornire "all'Arma la consulenza
tecnico-giuridica nell'individuazione della normativa nazionale
e regionale". Il Protocollo è stato sottoscritto dal direttore
generale della programmazione del Ministero della Salute, Andrea
Urbani, dal Comandante Generale dell'Arma, il Generale Teo Luzi,
dal Presidente della "Commissione per l'assistenza sanitaria e
sociosanitaria della popolazione anziana", Monsignor Vincenzo
Paglia.
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