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Antico e contemporaneo, il Maxxi L'Aquila apre le porte

Antico e contemporaneo, il Maxxi L'Aquila apre le porte

Da Spalletti a Cattelan per nuovo museo, "sarà laboratorio arte"

L'AQUILA, 28 maggio 2021, 15:10

Redazione ANSA

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Nella piccola cappella al piano nobile, mirabilmente restaurata, la Colonna nel vuoto di Ettore Spalletti quasi commuove, con il suo invito laico a guardare al cielo. Qualche sala prima gli straordinari arazzi di William Kentridge sono un'esplosione di vita e di colori, grandi carte geografiche che rimandano alla diaspora e al nomadismo. Mentre le piume di struzzo di Luca Trevisani in un'altra sala dialogano con quella sorta di surreale macchina del tempo che è la tela bicolore di Alberto Garutti. L'arte contemporanea irrompe gentile all'Aquila nel settecentesco Palazzo Ardinghelli, riportato al suo antico splendore grazie ai 7 milioni di euro donati nel 2009 dalla Federazione russa, e racconta tutta l'energia del nuovissimo Maxxi L'Aquila che dopo lo stop dovuto alla pandemia apre finalmente al pubblico le sue porte.
    "Non è una sede distaccata, questo è il Maxxi", sottolinea appassionata la presidente Giovanna Melandri, spiegando il progetto di un museo che ambisce ad essere "laboratorio, propulsore di cultura, arte, contatti internazionali e con il territorio". Qui all'Aquila, promette, "porteremo i gioielli della collezione nazionale e tutte le anime del Maxxi che a Roma inaugurammo proprio il 28 maggio di 11 anni fa". Accanto a lei il ministro della Cultura Franceschini, "il primo ad avere l'idea di ospitare nel palazzo restaurato un grande museo". E che oggi applaude il lavoro fatto, l'incredibile restauro, l'allestimento della mostra, curata da Bartolomeo Pietromarchi e Margherita Guccione non a caso intitolata Punto di equilibrio, con le installazioni donate da 8 grandi artisti contemporanei, da Elisabetta Benassi a Paolo Pellegrin, da Stefano Cerio a Daniela De Lorenzo, fino alla giovane russa Anastasia Potemkina, che dialogano con tanti super maestri già nella collezione del museo romano, da Cattelan a Boetti, da Toyo Ito a Piero Manzoni e Maria Lai. "Una bella giornata davvero - commenta il ministro - un altro gesto per non dimenticare, per andare avanti nella ricostruzione. E anche una bella storia di condivisione nel tempo di un obiettivo", sottolinea ricordando la lista di nozze dei monumenti da aiutare, un'idea di Berlusconi al G8 dell'Aquila nel luglio 2009.
   

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