Procede, anche se lentamente, presso
la sede dell'Ufficio nazionale dei processi elettorali (Onpe),
lo spoglio delle schede del secondo turno delle elezioni
presidenziali svoltosi domenica in Perù, in cui si consolida
l'ipotesi di una vittoria del candidato della sinistra Pedro
Castillo, che attualmente ha quasi 100.000 voti di vantaggio
sulla rivale di destra, Keiko Fujimori.
Quando lo spoglio delle schede è giunto al 96,43% del totale,
il leader di Perú Libre ha ottenuto 8.575.987 voti, pari
al 50.29%, mentre la candidata di Fuerza popular ha raccolto
8.477.817 suffragi, equivalenti al 49.71%. La differenza
attualmente è di 98.170 voti.
I voti delle campagne e delle zone remote della foresta
amazzonica, favorevoli al candidato che rivendica le sue origini
provinciali, gli hanno permesso di superare la figlia dell'ex
presidente Alberto Fujimori, che ha denunciato "irregolarità" e
"segnali di truffa". "C'è una chiara intenzione di sabotare la
volontà del popolo", ha detto la Fujimori durante una conferenza
stampa, con foto e video a sostegno, inclusa l'immagine dei
risultati in un piccolo villaggio che ha dato il suo avversario
vittorioso per 187 voti a zero. La missione di osservazione
dell'Organizzazione degli stati americani (Osa) dal canto suo
non ha individuato incidenti di rilievo. "Il conteggio delle
schede è avvenuto secondo le procedure ufficiali", ha detto.
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