Tre anni e 10 mesi è la condanna
inflitta a Torino in Appello a Gian Mario Rossignolo per il
crack della De Tomaso Automobili Spa. Condannati a 3 anni e 6
mesi e 3 anni e 3 mesi anche il figlio Gianluca e Giuliano
Malvino, amministratore di una società in rapporti con la De
Tomaso. Per le altre posizioni la Corte ha stabilito di "non
doversi procedere" per avvenuta prescrizione. In primo grado,
l'imprenditore e suo figlio erano stati condannati a 5 anni e 6
mesi e 4 anni e 10 mesi per bancarotta fraudolenta, truffa ai
danni della Regione Piemonte e del ministero dell'Economia.
Molti dei reati contestati sono caduti in prescrizione.
Accogliendo le richieste del procuratore Giancarlo Avenati
Bassi, la Corte ha inoltre disposto la trasmissione degli atti
in procura in relazione a due bonifici da circa undici milioni
di euro, che dovevano servire per il Tfr dei lavoratori, mentre
in realtà così non avvenne e il fine rapporto venne saldato
dall'Inps.
L'operazione di rilancio della storica casa automobilistica
De Tomaso, che aveva portato i Rossignolo ad acquistare da
Pininfarina gli stabilimenti di Grugliasco nel 2009, si era
conclusa nel 2012 con il crac, da qui l'inizio dei guai
giudiziari per gli imprenditori.
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