Il movente islamista "è molto
probabile", nel caso dell'agguato di Wuerzburg di venerdì
scorso, tuttavia "anche il fattore psichico ha un peso rilevante
nelle indagini" sul 24enne somalo che ha attaccato i passanti
con un coltello. Lo spiega all'ANSA Ludwig Waldiger, portavoce
dell'Anticrimine del Land, che si occupa adesso dell'inchiesta.
"Il giovane, agli arresti, ha parlato di 'jihad personale'
subito dopo aver commesso il fatto, nel letto dell'ospedale, in
cui era stato ricoverato a causa delle ferite riportate a una
gamba, per l'intervento della polizia sul posto". Per gli
inquirenti, potrebbe essere un cane sciolto.
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