Sono ancora almeno 80 i dispersi
nello smottamento di fango che nel fine settimana ha travolto
130 abitazioni e palazzi nella cittadina giapponese di Atami,
uccidendo almeno tre persone, mentre proseguono le ricerche dei
soccorritori.
Più di 1.500 uomini delle Forze di Autodifesa sono impegnati
nei lavori, mentre il sindaco di Atami, nella prefettura di
Shizuoka a sud di Tokyo. Nelle ultime ore 23 persone sono state
messe in salvo, incluse una madre con un neonato, estratti
dall'interno di un edificio, coperto dai detriti che si sono
riversati con una forza d'urto devastante lungo il versante
della collina, in seguito alle piogge torrenziali. Entrambi sono
in buone condizioni e fuori pericolo di vita.
Le autorità hanno consigliato a 37.500 residenti dell'area di
abbandonare le loro abitazioni, sebbene gli ordini non siano
vincolanti. L'agenzia meteorologica nazionale prevede ulteriori
precipitazioni che potrebbero causare nuovi smottamenti del
territorio.
L'incidente ha inoltre bloccato i principali vincoli di
acceso. Negli ultimi tre giorni sulla città di Atami è caduto un
ammontare di pioggia equivalente alla media dell'intero mese di
luglio. Un fenomeno inconsueto che, secondo i meteorologi, è
destinato a ripetersi con sempre maggiore frequenza a fronte dei
cambiamenti climatici, che rendono la tradizionale stagione
delle piogge in Giappone, nelle sei settimane da giugno e
luglio, ancora più imprevedibile.
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