Le inchieste sulle morti anomale
dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca verranno
coordinate da Eurojust, l'Agenzia dell'Unione europea per la
cooperazione giudiziaria penale. I magistrati liguri, così come
quelli delle altre procure italiane ed europee, metteranno a
disposizione gli elementi raccolti in questi mesi di indagini.
Il coordinamento è necessario "per capire l'estensione del
fenomeno e i vari provvedimenti giudiziari adottati", conferma
il procuratore capo di Genova facente funzioni Francesco Pinto.
A Genova sono stati due i casi che hanno suscitato maggiore
clamore: quello di Camilla Canepa, la ragazza di 18 anni morta a
giugno 10 giorni dopo avere partecipato a un open day del
vaccino anglo-svedese, e quello di Francesca Tuscano,
l'insegnante di 32 anni stroncata ad aprile anche lei da una
trombosi. Sotto la lente dei pm del pool sanità erano finiti
anche i casi di tre anziani, tra i 70 e gli 80, a cui erano
stati somministrati AstraZeneca e Pfizer. A occuparsi delle
autopsie sono il medico legale Luca Tajana e l'ematologo Franco
Piovella che dovranno capire se vi sia una correlazione tra le
morti e il siero. Per Camilla, però, potrebbero esserci state
degli errori da parte dei medici dell'ospedale di Lavagna. La
ragazza, infatti, si era presentata in ospedale il tre giugno
con un forte mal di testa, fotosensibilità e piastrinopenia. Le
era stata fatta una tac senza contrasto ed era stata dimessa il
giorno dopo. Il cinque era stata ricoverata di nuovo ma le sue
condizioni erano apparse da subito drammatiche. Trasferita
all'ospedale San Martino era stata sottoposta a un doppio
intervento per rimuovere i trombi e ridurre la pressione cranica
ma dopo alcuni giorni per la studentessa era stata dichiarata la
morte cerebrale e i suoi organi erano stati donati.
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