A poche ore dall'avvio del tour
estivo dello spettacolo "Il mansplaining spiegato a mia figlia",
il 7 agosto nel parco di Villa Manin, a Codroipo (Udine), e sold
out in tutta Italia, Valerio Lundini svela, in anteprima
all'ANSA, i contenuti del suo show e gela i fan che attendono la
terza serie di "Una pezza di Lundini", il suo programma su Rai2
all'insegna della comicità surreale: "Per ora non è
all'orizzonte".
Quali le sensazioni nell'affrontare di nuovo la platea dal
vivo? Dall'estate scorsa "ho fatto solo un'uscita con la mia
band, a Roma. Un po' temevo l'effetto del pubblico scaglionato e
distanziato, ma i concerti restano piacevoli come li ricordavo".
Nella "Pezza" il montaggio è tassello fondamentale. Quanto
influisce dal vivo l'impossibilità di usarlo? "Ogni cosa che uno
fa la relaziona al medium sul quale la porta: il programma
televisivo, registrato e montabile, puoi utilizzarlo a tuo
favore. Il live prevede possibilità che internet, musica, tv non
offrono: ma abbiamo pensato anche per lo spettacolo escamotage
quasi di montaggio, con inserti video e altro".
La scaletta è inedita? "Sono tutte cose che non sono state
portate in tv. C'è stato un riadattamento all'ultimo, e alcuni
passaggi li ho cambiati ieri. Che io ricordi, sono tutti sketch
che non ho fatto in altre sedi se non live".
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