"I dati confermano le peggiori
aspettative: nel primo weekend del green pass i parchi
divertimento italiani perdono in media il 50% degli ingressi
rispetto al fine settimana precedente". L'allarme arriva
dall'Associazione Parchi permanenti italiani, aderente a
Confindustria, il calo dipende dal fatto che i parchi si
rivolgono prevalentemente ai teenager, fascia della popolazione
tra le meno vaccinate.
"Non siamo pregiudizialmente contrari al green pass,
personalmente punto a rendere Leolandia "Covid-Free" in autunno.
I tempi però - dice Giuseppe Ira, presidente dell'Associazione
Parchi Permanenti Italiani e di Leolandia - non sono ancora
maturi: non ci sono abbastanza vaccinati tra i giovani e,
soprattutto, sufficienti dosi di vaccino per rispondere alla
domanda. Chiediamo al Governo, che ha voluto a tutti i costi
inseguire il modello francese, di farlo fino in fondo: in
Francia l'età minima per presentare il green pass è stata alzata
a 18 anni e, soprattutto, in autunno sono già previsti ristori
pari all'80% delle perdite subite per le aziende più danneggiate
dal provvedimento. Qui in Italia, invece, l'unica certezza sono
le perdite: molti parchi sono sull'orlo del fallimento nella
pressoché totale indifferenza delle istituzioni. Se il trend
sarà confermato, le imprese saranno costrette a sospendere la
stagione, licenziando migliaia di lavoratori".
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