A 24 ore dalla notizia della
morte della giovane che si è data fuoco a Delhi perché non
otteneva giustizia dopo avere denunciato un politico che l'ha
violentata, un altro stupro, questa volta di gruppo, sta
turbando l'India.
Una studentessa universitaria è ricoverata in condizioni
critiche in un ospedale di Mysore, in Karnataka, dopo essere
stata aggredita, martedì sera, assieme al suo compagno, da un
branco di cinque uomini, in un parco molto frequentato dalle
coppie in cerca di privacy.
La Polizia hanno avviato la ricerca degli aggressori
descritti dal ragazzo, che è stato preso a bottigliate, e
selvaggiamente picchiato dal branco, prima dello stupro sulla
sua amica.
La vicenda riecheggia tristemente il caso della studentessa di
Delhi aggredita nel dicembre del 2012 e morta per le ferite: in
quell'occasione la testimonianza del ragazzo che accompagnava la
vittima fu essenziale per identificare e assicurare alla
giustizia i colpevoli.
Nonostante l'inasprimento delle leggi e delle pene, e le
promesse delle autorità di aumentare la sorveglianza per la
sicurezza delle donne, lo stupro resta un crimine frequentissimo
in India. Si calcola che una donna venga violentata ogni
quindici minuti. Il problema riaffiora sui media periodicamente,
in coincidenza con episodi particolarmente feroci.
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